Sono nella merda più totale.
Ciao, mi presento, sono conosciuto come Davide Disamistade, e ho 15 anni. Sono di Roma e la mia vita è una merda.
Per fare un po' di chiarezza, il mio cognome non è Disamistade, è un altro che non uso, perché me ne vergogno troppo. Sui social uso questo cognome, e alcuni miei amici conoscono solo questo cognome. Disamistade in sardo significa letteralmente "inimicizia" ma specificamente significa un rapporto di tensione fra due famiglie dettato da un atto di offesa di una di esse chiamato Casus Belli. Dopo di esso, avvengono reciproci danneggiamenti da parte delle famiglie, che sfociano in un conflitto di sangue. Oppure una meravigliosa canzone di Fabrizio De André.
Insomma, tutto inizia in seconda media. Mi ritrovo tra le palle due persone che chiameremo in questa storia Coglione 1 e Coglione 2. Loro due fanno battute su di me e mi bullizzano, specialmente Coglione 1 che mi chiama Down come se fosse il mio nome. Avevo (ed ho tutt'ora) un solo vero amico, ma essendo americano, facevano battute anche su di lui e nessuno ne usciva vivo. Non potevo dire nulla a Coglione 1, perché sapevo che avrebbe tirato fuori una vecchia malattia non mortale che aveva avuto alle elementari come giustifica. In quei momenti tenevo tutto dentro, come disse De André "Avevi 12 anni e nessuna colpa addosso". E in terza media, vicino agli esami, intorno a giugno, mi ero stancato. Ho raccontato tutto a tutti. Genitori e professori compresi. Dopo gli esami abbiamo minacciato di denunce Coglione 1 e Coglione 2, che non ho più rivisto o sentito.
Fast forward. Sono al liceo. Parto già sconfitto. Il liceo non mi piace, non volevo fare quel liceo, lo aveva scelto mia madre e non le potevo dire nulla. Il primo anno è andato relativamente bene, sono stato promosso dopo un anno turbolento finito barcollando. Durante l'estate, ho scoperto cosa volevo veramente fare nella vita. Volevo fare il cantautore. Volevo scrivere poesie. Volevo diventare come De André, la figura più importante nella mia vita. Ho cominciato a scrivere poesie e a suonarle. Mi divertivo. Ma la felicità non è mai per sempre. Ecco che inizia il secondo liceo.
Durante il secondo liceo, che sto facendo attualmente, sono successe molte cose. Partiamo dall'inizio. I voti sono bassi, solo tre materie sono sufficienti. Sono fottuto. Anche la vita sociale non va bene. Ho un solo vero amico, che non vedo quasi mai (si, è l'americano di prima). Ma allora entra nella mia vita quella persona. Questa persona la chiameremo Miché (non si chiama così). L'ho conosciuta il 7 novembre esatto, e stavo bene con lui. Mi sentivo libero, ci dicevamo di tutto e non avevamo imbarazzo. Quando, dopo un mercoledì sera passato al cinema, lui pronuncia la frase "Arrivederci, Davide. Ci vediamo venerdì a scuola". Non ci siamo mai più parlati. Mi ha abbandonato, senza un motivo, e sono rimasto di nuovo solo contro il mondo. Se prima ero depresso, adesso lo sono ancora di più. I miei voti non sono migliorati, nonostante il mio impegno. La mia vita sta cadendo a pezzi, come le foglie sono uccise dal vento, in una ruvida notte d'Inverno (frase tratta da una mia poesia).
Durante questo periodo, poche sono le canzoni che mi tengono sulla terra. Sono queste:
- Disamistade (Fabrizio De André)
- Amico Fragile (Fabrizio De André)
- Giugno '73 (Fabrizio De André)
Si, sono ossessionato con Fabrizio De André. Mi criticano molto per questo, alcuni si sono anche allontanati da me per questo, ma non me ne vergogno.