Ma che senso ha il salto della quaglia?
Parlo di vendere tutti i titoli prima di fine anno per poi riacquistarli dopo il 31/12 per non pagare il 2 per mille. Sulla carta si risparmia una imposta che potrebbe anche valere migliaia di euro per grossi patrimoni investiti.
Considerando però che se l’operazione genererà una plusvalenza tassata diminuirà poi il capitale da reinvestire.. potrei acquistare meno di quanto avevo prima (ipotizzando regime amministrato) oppure una serie di tasse da pagare l’anno dopo.
Nel caso di titoli a pari (nessuna plusvalenza) la cosa ha senso solo se il costo di tutte le commissioni è minore della imposta. Quindi ipoteticamente ha senso se si hanno ingenti patrimoni.
Nel caso di minusvalenze invece .. sopratutto se forti.. si creerebbe un tesoretto da usare negli anni futuri per compensare. Sempre ovviamente se tali minus sono maggiori di tutti le commissioni per le operazioni.
Tutto sommato non mi sembra una cosa così vantaggiosa o rivoluzionaria nei casi più comuni. Forse però qualcosa mi sta sfuggendo..