È aperta la selezione per diventare controllore del traffico aereo
Hai mai pensato di diventare un controllore del traffico aereo? No? Non ne hai mai sentito parlare e non hai idea di cosa sia? Tre anni fa anch'io ero come te!
Per me l'aereo era qualcosa di esotico (da studente squattrinato, il mio mezzo preferito era l'autobus, oppure il treno quando volevo strafare), e non credo di essermi mai nemmeno posto il problema di come facessero gli aerei a viaggiare da un aeroporto a un altro. Un conoscente però mi disse che ENAV, l'Air Navigation Service Provider italiano, aveva aperto la selezione per nuovi controllori del traffico aereo (l'ultima era stata nel 2010): vi ho partecipato, sono stato selezionato, e da quasi due anni dirigo il traffico aereo di uno dei 45 aeroporti italiani.
Ho deciso di scrivere questo post perché si tratta di un lavoro un sacco interessante, con ampie possibilità di carriera e ben pagato (forse la posizione lavorativa meglio pagata tra quelle a cui si può accedere senza un titolo di laurea), ma nonostante questo super di nicchia, e di cui non si viene nemmeno a conoscenza se non per passione, o perché si ha la fortuna di conoscere altri controllori.
Cosa fa un controllore del traffico aereo?
Un aereo, dal momento in cui mette in moto al parcheggio dell'aeroporto di partenza, fino al momento in cui spegne i motori sul piazzale dell'aeroporto di arrivo, è soggetto a tutta una serie di istruzioni impartite da queste figure invisibili, ma essenziali per una sicura gestione del traffico aereo, al suolo e nel cielo: i controllori.
Quando i piloti di un aereo sono pronti per la messa in moto, contattano via radio la torre di controllo (sono spesso gli edifici più alti presenti in un aeroporto, segnalati con quadrati rossi e bianchi): se non ci sono condizioni ostative, i controllori autorizzano la messa in moto, gli forniscono la clearance di partenza (che contiene istruzioni come la salita e la rotta iniziali) e istruiscono l'aereo al rullaggio fino al punto di attesa, poi all'ingresso in pista e infine al decollo. Dopo il decollo l'aereo è nella fase di avvicinamento (sì, si chiama avvicinamento anche se l'aereo è appena partito), cioè quella fase del volo che intercorre tra il decollo e la crociera ad alte quote. Il controllore di avvicinamento (che può essere lo stesso controllore di torre, oppure un controllore ubicato in un ACC, centro di controllo d'area) separa l'aereo da altri traffici e lo istruisce a salire a quota di crociera. Quindi, ne cede la responsabilità al controllore d'area, che guida l'aereo in tutta la fase di crociera, fino a raggiungere l'aeroporto di destinazione; l'aereo quindi inizierà la discesa, sarà gestito dal controllore di avvicinamento, il quale infine lo cede al controllore di torre, che lo autorizzerà all'atterraggio e poi lo guiderà fino al parcheggio.
Che figata! Ma io non so nulla di aerei, ho solo un diploma e nei weekend lavoro come cameriere in un ristorante. Posso comunque fare questo lavoro?
Sì! Tre anni fa, quando aprì l'ultima selezione, ero esattamente in quella situazione. Gli unici requisiti per poter partecipare alla selezione sono:
data di nascita non precedente al 01/01/1997;
diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
buona conoscenza dell'inglese (il bando parla di livello B2, ma non è necessario possedere una certificazione; il livello di inglese viene valutato con un test durante la selezione).
That's it! I test somministrati durante la selezione non richiedono alcun tipo di conoscenza pregressa, ma sono volti a valutare l'attitudine al lavoro (misurano per esempio capacità logiche, memoria, riflessi, multi-tasking). Se supererete i test, verrete chiamati a partecipare al corso per controllori all'academy ENAV, a Forlì, della durata di circa 8 mesi. Il corso è molto intenso, e prevede una prima fase teorica con lezioni frontali in cui imparerete tutto quello che c'è da sapere per poter poi affrontare la seconda fase, quella di simulazione nei simulatori di torre. Il corso prevede un rimborso spese di circa 700 euro + buoni pasto.
Se terminerete il corso con successo, sarete assegnati a un impianto su territorio nazionale, e al 99% finirete in uno degli aeroporti cosiddetti "a basso traffico": Ancona, Brescia, Comiso, Cuneo, Forlì, Lampedusa, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma-Urbe, Taranto. Una volta in impianto, svolgerete una fase di training on the job della durata di circa 4 mesi, al termine dei quali sarete assunti con contratto indeterminato.
Quanto si guadagna?
Le cifre seguenti sono nette. Un controllore neoassunto in un impianto a basso traffico guadagna tra i 2000 e i 2500 mensili, su 14 mensilità. Un controllore di torre in un impianto strategico (gli aeroporti importanti, per esempio Fiumicino, Malpensa, Bologna, Venezia) guadagna 3000-4000, mentre un controllore d'area in un ACC guadagna più di 5000. Questo rimanendo semplice operativo. Poi ci sono possibilità di carriera anche nel management, e lì le cifre si alzano ancora.
Dov'è l'inculata?
È un lavoro di grande responsabilità: si è responsabili della vita di centinaia di persone, non ci si può permettere distrazioni, e bisogna saper gestire potenziali momenti di grande stress senza perdere il controllo (come mi piace dire, il lavoro del controllore è 99% noia e 1% terrore). Inoltre si lavora su turni, per cui anche domeniche e festivi. Altro grande sacrificio richiesto è, almeno inizialmente, il doversi trasferire lontano dai propri affetti. Una volta abilitati nel primo impianto di destinazione e maturata una certa anzianità, si può poi fare domanda di mobilità per un qualsiasi impianto sul territorio nazionale.
Mi hai convinto! Mando la candidatura!
Bravo/a! Secondo me è una grande occasione, e se non ci credessi non avrei perso tempo a scrivere questo post. Come ho già scritto, l'ultima selezione che l'azienda ha indetto per controllori del traffico aereo risale a tre anni fa, e prima di questa nel 2010. Se siete un minimo appassionati di aeronautica, o anche se non lo siete affatto e vi intriga solamente l'idea di un posto di lavoro stimolante e ben pagato (questo però non lo dite al colloquio con le risorse umane...) allora mandate la candidatura, e chissà che un giorno non ci troviamo in torre!
Per il bando e le istruzioni su come inviare la candidatura, clicca qui https://www.enav.it/le-persone/unisciti/posizioni-aperte
Per altre domande, scrivete nei commenti!