Vita e lavoro. Senso?

Corri, corri, corri. Studio, lavoro, carriera. E poi quando sei lì, scopri che la ruota non si ferma. Anzi, gira più veloce.

Ti dicono che è normale, che è il prezzo da pagare. Che c’è da esserne grati. E tu ci credi. Ti convinci che sia giusto così, perché in fondo è quello che vogliono tutti. La sveglia presto, la metro che non passa, le call, le mail alle 22:00 perché mica posso lasciarli aspettare fino a domani.

E poi i figli che crescono mentre tu sei in riunione. La cena in famiglia che diventa un’eccezione, non la regola. I giochi sul pavimento lasciati lì che “papà è stanco” o “mamma ha l’ultima mail da mandare”.

Perché non importa verso cosa correre, l’importante è non fermarsi. Non rallentare. Produrre. Consumare. Vero?

E allora va bene, corriamo. Ma almeno qualcuno sa dove stiamo andando?

Certi giorni ho la risposta, altri no.