Dating e Nichilismo
Eureka ragazzi, ci sono arrivato. E p i f a n i a
Credo di aver capito dove sia l'errore nel mio dating game.
Mi sono accorto di come, salvo qualche fisiologica differenza l'uno con l'altro, seguissi sempre lo stesso pattern e che lo stesso è probabilmente responsabile dei miei insuccessi.
Finalmente ho capito che, soprattutto alla prima uscita, devo trattenermi dall'intavolare la mia classica filippica contro gli appuntamenti con la quale sono solito definirli uno stupido, anacronistico rito tribale, che per funzionare si affida infatti alla parte istintiva del nostro cervello.
Mi devo fermare fin da subito dato che, una volta terminata l'introduzione, risulta impossibile non proseguire a sviluppare il discorso spiegando come le relazioni stesse siano convenzioni arbitrarie e l'amore un mito sopravvalutato.
Cioè, capite quanto sia controintuitivo? devo praticamente rinunciare ai miei pezzi migliori...
Non le devo proprio dire di come, a pensarci berne, l'umanità si beva qualsiasi cazzata le faccia comodo; basti vedere come le religioni siano appunto peculiarità umana e di quanto poco della natura che ci circonda comprendiamo.
Arrivati qua, al pari di una partita a scacchi una volta terminata la fase di apertura, le possibilità tendono a ramificarsi e mi diventa difficile individuare altre similitudini marcate tra un evento e l'altro.
Tanto per dare conclusione vi racconto un proseguo nel quale, influenzato dai miei studi, introduco il concetto di moneta fiat ricordando che il denaro stesso è una convenzione. Questo mi da anche l'occasione di riprendere fiato dato che nel momento in cui enuncio l'uguaglianza tra una banconota teatralmente sbattuta sul tavolo e il tovagliolo usato come sottobicchiere lei prende parola iniziando a parlare di shopping.
Faccio si si con la testa e appena posso riattacco da come tutta la nostra vita può essere rappresentata con un mosaico di menzogne più o meno grandi o evidenti con le quali cerchiamo di abbellire il vuoto cosmico della nostra esistenza. Di come l'idea stessa di verità dovrebbe essere messa in dubbio. Di come, sulla scala cosmica, la nostra siamo meno che organismi unicellulari apparsi, per una frazione di millisecondo, sulla crosta di un sasso che viaggia spedito nel nulla.
Finale desiderato:
E che se non siamo poi diversi dagli animali e nulla ha senso o importanza...
You and me, baby, ain't nothin' but mammals. So let's do it like they do on the Discovery Channel
Finale possibile:
Lei inizia a piangere, la consolo nel mentre che dalla giacca sfilo una piccola boccetta contenente del liquido incolore.
"shhh... shhh... tranquilla"
Sussurro, nel mentre che applico la correzione ai nostri cocktail.
"Incredibilmente questa crudele realtà ci ha lasciato una qualche forma di libero arbitrio."
Finale probabile:
Lei espone una contro argomentazione per la quale non ha senso farsi risucchiare da tutto questo quando il nostro obiettivo non è la ricerca di una verità assoluta ma lo spendere quei millisecondi di esistenza al meglio delle nostre possibilità. A quel punto pragmatismo, con una spolverata di edonismo, e barra dritta. La vita è bella
Però non va esattamente così. Dice più qualcosa tipo "Madonna quanto sei pesante. Fake it until you male it"
Ci si saluta con un non detto "a mai più rivederci" e io sconsolato rincasando rimugino sulla possibilità di accettare di vivere consapevolmente nella menzogna. Opto per una brusca svolta a destra giù da un ponte.
/s
Alla millesima volta che mi verrà detto giuro che ricorderò di avere un umorismo contorto.